Amarsi nella
pelle dell'altro
Maithuna, oltre che l'unione con l'altro sesso, è
anche l'unione del maschile e del femminile dentro se stessi.
Ogni uomo ha una complessa componente femminile (anima)
e ogni donna ha un'altrettanto complessa componente maschile
(animus). Per scoprire queste nostre componenti, e non a
livello freddamente intellettuale, ma percependone la realtà
autentica, occorre diventare consapevoli della loro natura
e proseguire il viaggio interiore entrando in territori
anche molto oscuri. La nostra psiche è un po' come
un arcipelago; noi vediamo soltanto le isole che emergono
qua e là; sotto la superficie dell'acqua ci sono
le montagne di cui quelle isole sono le cime, e se si scende
più giù, si incontra il grande massiccio roccioso
da cui tutte queste montagne si dipartono. La montagna che
si trova sotto l'isola è l'inconscio personale, e
il grande massiccio che collega tutte quelle montagne tra
loro è l'inconscio collettivo.
L'inconscio personale racchiude tutte le storie dela tua
vita, le tue esperienze, e a maggiori profondità
anche le tue vite passate; nell'inconscio collettivo vi
sono invece configurazioni, strutture, immagini comuni a
tutti gli individui. Queste immagini universali (archetipi)
riguardano direttamente il nostro modo d'essere uomo o d'essere
donna; sono alla base dei contenuti che noi normalmente
proiettiamo su una persona dell'altro sesso, e in' primo
luogo, naturalmente, sul partner.
Di solito, sul partner, noi proiettiamo in positivo; scopriamo
cioè in lui una qualità che in realtà
abbiamo in noi stessi, ma di cui non siamo consci; queste
proiezioni sono la ragione del grande fascino che le persone
dell' altro sesso esercitano su di noi. È come una
risorsa insita dentro di noi, ma che non abbiamo ancora
scoperto. Di solito, quando ci innamoriamo, l'oggetto del
nostro amore è innanzi tutto questa qualità
proiettata, e da essa l'amore si estende a tutta la persona
sulla quale esercitiamo le proiezioni.
Prima di entrare nelle zone più remote, nelle zone
in ombrà della nostra psiche, è importanfe
rinforzare la nostra identità: in particolar modo,
prima di andare alla ricerca del nostro animus e della nostra
anima, è importante consolidare il proprio io sessuale,
per evitare che quelle aree d'ombra ci avvolgano e ci causino
sensi di smarrimento.
In pratica: se non hai fatto la maggior parte degli esercizi
illustrati fin qui, è meglio che lasci da parte anche
questo. Prendetevi una serata libera, solo per voi due,
e portate i bambini dalla nonna o da un' amica, in modo
da poter eseguire il gioco animus-anima in completa tranquillità.
Lo potrete rifare una volta ogni tanto, se vi diverte o
se vi rivela aspetti del vostro compagno che non avevate
mai veduti prima.
L'esercizio dura almeno, tre ore. Prima di iniziare, stabilite
i momenti e i luoghi della casa in cui vi incontrerete;
e stabilite un segnale, una parola o un gesto che stia a
indicare un'interruzione del gioco. Userete questo segnale
ogni volta che vi troverete a disagio. Preparatevi (ci vorrà
mezz'ora circa): indossate abiti dell'altro. Vestitevi da
donna se siete maschi e da uomo se siete femmine. Mentre
vi spogliate dei vostri vestiti, immaginate di spogliarvi
anche della vostra personalità; e mentre indossate
i vestiti dell'altro sesso, immaginate d'entrare completamente
in quest'altra identità fisica. Immaginate di farvi
largo nella vostra anima o nel vostro animus, in questa
vostra
segreta componente interiore. Poi andate a incontrare il
compagno. Comportatevi e muovetevi da donna, se siete maschi,
e da uomo, se siete femmine. Cercate di trovarvi a vostro
agio nel nuovo ruolo. Camminate, muovetevi nella vostra
casa e guardatevi mentre vi muovete.
Respirate come se fosse la vostra anima o il vostro animus
a respirare. Imitate i suoi comportamenti e i suoi tic consueti.
Anche con l'espressione del volto e con lo sguardo, cercate
di
entrare sempre più nel vostro ruolo. Come muovete
le gambe e le anche, come poggiate i piedi, quali sono i
gesti che fate? Le espressioni del viso? Che cosa mostrate
di voi? Come volete apparire? Qual è il messaggio
che darete a chi vi circonda? Come completereste una frase
che comincia con le parole: «io sono...».
In seguito, potete organizzare una intera serata da trascorrere
in questo vostro altro ruolo; per esempio: l'anima prepara
la cena, l'animus ripara qualcosa in casa o legge il giornale
in attesa che la cena sia in tavola. Qualsiasi cosa fate,
rimanete nel vostro ruolo. Provate anche a simulare un atto
amoroso, sempre rimanendo in questo vostro altro ruolo.
Dopo qualche ora di questo gioco, mettetevi uno di fronte
all'altro, sui cuscini. Decidete chi comincia. Parlate in
prima persona, da anima e animus:«Io adesso mi sento...».
Esprimete tutto ciò che vi viene in mente, i ricordi,
le sensazioni che avete avuto durante la serata, i sentimenti
che sono emersi in voi e i desideri che provate ora. Parlatene
almeno per dieci minuti ciascuno. Alla fine, salutatevi
con un abbraccio. È un gioco che si può fare
anche da soli, davanti a uno specchio, parlando a se stessi
a voce alta.
Alla fine è importante che ognuno resti da solo;
mentre si toglie i vestiti; insieme ai vestiti, spogliatevi
anche di quel vostro ruolo. Fate una doccia e immaginate
di ritornare nella personalità del vostro sesso fisiologico.
Articolo tratto dal libro "Tantra - La via dell'estasi
sessuale - Elmar e Michaela Zadra"
www.maithuna.it