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Fare l'amore per ore

In questi ultimi anni il grande pubblico ha cominciato a scoprire che esistono «tecniche tantriche» con le quali si può fare l'amore per ore; ma ben pochi sanno come ciò sia possibile. In realtà, è molto semplice: occorre capovolgere il focus dell'attenzione dall'esterno verso l'interno; dalla proiezione sul partner al proprio animus, o alla propria anima; dal piacere del partner al proprio piacere; dalla domanda «cosa prova lei o lui?» alla miriade di sensazioni che riempie il nostro corpo; dalle idee che si hanno sul sesso e sull'amore, al respiro che li unisce.

Dopo aver svegliato i mostri e dopo aver imparato a vederli per quello che sono, questo modo di fare l'amore porta a un profondo rilassamento e una grande fiducia in se stessi e insegna a scoprire, invece del gran daffare amoroso a cui siamo abituati, uno spazio interiore in cui tutto avviene da sé. Perciò viene chiamato anche la via del non dare, o la via del non-desiderio o la via dell'orgasmo della valle, perché non mira a vette alte, ma a sprofondare nel rilassamento.
Ciò non significa che in questo modo diventiamo egoisti a letto e che pensiamo soltanto a noi stessi. Anzi, quanto più diventiamo consapevoli dei fenomeni che si verificano nel nostro sistema corporeo-mentale, tanto più sottile e profonda diventa la comunicazione tra uomo e donna. Quando portiamo la qualità della mente meditativa (vedi capitolo precedente) nell'atto amoroso, ci si dischiudono momenti estatici mai conosciuti, nei quali il fuoco dell' eccitazione trova in noi stessi un ambiente tanto largo e accogliente che l'idea del trascorrere del tempo si dissolve nel semplice succedersi degli eventi.

La domanda non è più «Per quante ore abbiamo fatto l'amore?» ma «Quali spazi del femminile e del maschile abbiamo visitato e quali energie ci siamo scambiate?». Molte persone, anche dopo anni di convivenza, nutrono ancora la convinzione romantica che l'amore viene da sé, che certi momenti intimi sbocciano da soli e che non si sa da cosa dipendono. Se anche tu la pensi così, sappi che ti poni nella condizione della vittima, di colui che non domina la situazione, che non è responsabile e padrone del suo piacere ma in balia delle «circostanze», che decidono per lui se e quando potrà provar piacere a letto. Uscire da questa condizione passiva, scoprire le cause invece di limitarsi aqli effetti, significa cambiare tutta la tua vita amorosa. Tutto si capovolge. Fare l'amore diventa la causa, e tutte le circostanze diventano effetti. La questione non è più se il partner ti ha accarezzato nel modo giusto o no; sei tu a decidere di fare l'amore, e la conseguenza sarà che il tuo partner «si adeguerà» a te. Appena cominci a fare l'amore in questo modo ti accorgerai che l'energia che crei spazza via tutti i «ma», i «se», i «perché» e i «perché non», e ciò che prima sembrava premessa indispensabile, diviene un effetto: l'intesa cresce, l'eccitazione arriva, il desiderio sale e tutta l'atmosfera cambia.

Il problema non è più «posso o non posso?» ma «voglio o non voglio?». Come si fa a capovolgere così la situazione, a sostituire il , vecchio programma in un programma più adeguato alla realtà di due persone adulte, un «sì, voglio fare l'amore»?

1) Semplicemente facendolo. Fissate un periodo di 2 o più settimane, e iniziate a fare l'amore tutti i giorni, qualche giorno soltanto per 10 minuti, altri giorni per mezz'ora o più - non importa la durata, ma che lo facciate. Quando proponiamo questo programma ai corsi di Tantra, in molte donne si risvegliano tutte le voci infernali: «non posso impormi di essere aperta tutti i giorni», «io devo seguire il mio ritmo» ecc. Quando parliamo con queste donne due settimane dopo, con viso radioso ci dicono «E stata una meraviglia, non pensavo che fosse così facile» oppure «All'inizio sentivo delle grandi resistenze, ma poi l'ho semplicemente fatto e tutti quei dubbi che avevo in testa sono spariti...».

2) Se in questo periodo incontrate dei veri e propri mostri, e le vostre difese psicologiche affilano tutte le armi, comunicate al partner tutte queste esperienze, tutte le frasi e le emozioni che le accompagnano. E importante che le descriviate così come le percepite in realtà, cioè non: «Non posso farlo» ma: «Penso di non poterlo fare» oppure: «Sento un fastidio nella pancia se penso a farlo». In questo modo, potrete individuare queste tensioni per ciò che veramente sono: sensazioni
che avverti in te, e non il tuo essere. Nota bene che quando si tratta di sesso, i pensieri, i desideri, le fantasie, le proiezioni, i sentimenti e le sensazioni possono esser molto diversi tra loro e a volte contraddittorie. Se impari a percepirle per quello che sono, eviti di identificarti con esse: spesso sono solo sensazioni superficiali, mentre nella struttura profonda della tua mente e nel tuo corpo vi sono ben altri messaggi.

3) Quando hai ben chiarito a te stesso e alla tua partner il tuo stato d'animo, continuate a fare l'amore e dopo un certo periodo potrete notare che non soltanto state riprogrammando le vostre convinzioni sul sesso, ma che anche nel vostro corpo qualcosa ha cominciato a modificarsi, qualcosa si apre, si 'scioglie, si rilassa, tutta la zona della pancia, del bacino, della bassa schiena diventa più morbida e al con tempo più viva. Molte coppie (noi compresi) hanno scoperto che anche il loro rapporto affettivo è molto migliorato durante questo periodo. Lei si sentiva più bilanciata e lui più aperto emotivamente, si scambiavano più affetto anche nei 'momenti in cui non facevano l'amore, e perfino la loro intesa nelle piccole cose era migliorata perché si sintonizzavano quotidianamente l'uno con l'altra sul piano energetico.

Il punto chiave all'inizio è la costanza: la decisione di rompere lo schema e d'entrare nell' ottica di «posso fare l'amore» anche quando non sei eccitato, quando hai avuto una giornata stressante o quando ti sembra addirittura ridicolo di fissare un appuntamento amoroso. Se ti spaventa un «impegno» di questo tipo, prendi in esame una tua giornata tipica e guarda quante ore passi a vedere dei film che non ti interessano, a fare delle chiacchiere che sono sempre le stesse o a fantasticare sul sesso. Quando si tratta di dedicare un po' di questo tempo al piacere, la prima reazione è spesso negativa: scatta quella forma del no automatico, che dice, per esempio: «non se lo vuoi tu, non sono pronta a godere, non è il momento giusto...».

Se fai l'amore in questo modo, cominci a sciogliere la cosiddetta «corazza genitale»: per la donna un pene che ha una forte presenza (il che avviene quando l'uomo è molto consapevole delle sensazioni del suo pene, e perciò non ha fretta di arrivare all'orgasmo) può risvegliare una capacità di percezione interiore, che amplia molto le possibilità dei suoi genitali. Le tensioni somatiche e i blocchi energetici iniziano a sciogliersi, e con l'aprirsi dello chakra si smuoverà anche l'energia degli altri chakra. Per l'uomo può dirsi la stessa cosa: l'uomo inizia a percepire, a partire dal suo pene, sensazioni finora ignote, che colmano tutto il suo corpo. Diventa importante, allora, mantenere vigile il proprio senso di responsabilità: esser consapevole dei propri blocchi energetici, meditare su di essi fino a che si aprono, senza colpevolizzare il partner per i propri blocchi. Beninteso, qui non stiamo parlando di gravi problemi o di patologie sessuali, ma solo di quella corazza genitale che ognuno di noi ha, più o meno. In questo modo svuotiamo i genitali del loro sovraccarico emozionale, li liberiamo da tutti i bisogni corporei e sentimentali e li rendiamo pronti a incontrare il partner, come essere sensibile e sensuale, per collegarci con lui su un piano più sottile e più spirituale, preparandoci insieme per la grande beatitudine.

Salvatore e Laura di Palermo ci hanno detto che il tempo che prima sprecavano nelle loro perpetue litigate (mediamente 20 minuti al giorno), ora lo usano per fare l'amore, e che il loro rapporto è completamente cambiato. Diana e Cesare di Genova - che da 15 anni avevano vissuto nel dilemma «Lui voleva sempre e lei mai» - ci hanno raccontato che per uscire da questa specie dUncubo all'inizio si sono aiutati con un trucco: lui ha cominciato a pagarla per la prestazione.

In questo modo hanno scoperto quello che era stato da sempre, in realtà, un loro tacito contratto sessuale: il fatto che lei, in fondo, lo faceva per accontentare lui e non perché ne avesse voglia.

Questo «contratto segreto» è diventato un contratto aperto, nel quale ognuno faceva consapevolmente la sua parte - il che non soltanto ha sbloccato la loro vita sessuale, ma ha dato modo di rivedere molti altri aspetti del loro rapporto che prima d'allora avevano trascurato.

Articolo tratto dal libro "Tantra - La via dell'estasi sessuale - Elmar e Michaela Zadra"
www.maithuna.it