- Che cos'è la meditazione?
Una breve premessa: per comodità distinguiamo tra
i metodi impiegati, che indichiamo genericamente con "meditazione"
o "tecniche di meditazione", ed il risultato che
potrebbe essere conseguito, cioè lo stato meditativo.
La meditazione è una tecnica che permette di realizzare
una distensione ben più profonda del sonno, ma in
una condizione d'ineccepibile veglia.
meditare equivale ad essere consapevoli
di qualunque cosa si stia facendo (o non facendo) in quel
determinato istante,
senza agire in modo automatico, con disattenzione o peggio
ancora con svogliatezza.
Il segreto, semmai possa definirsi tale, è tutto
qui:
essere o diventare consapevoli, per quanto possibile,
dei propri atti, senza tensioni, aspettative,
con scioltezza, senza prefigurarsi nulla ...
Il senso del presente, del qui e ora, conduce via via ad
un rilassamento interiore che consente di percepire la vita
per ciò che è. Per meditare è sufficiente
prestare attenzione, osservare, con tanta tanta pazienza,
perseveranza, in silenzioso raccoglimento. Un esempio.
Se getti un sasso in un laghetto la superficie s'increspa.
Le piccole onde che si formano sono come i pensieri. Ma
se attendi un po' le onde si placano, i pensieri svaniscono,
la mente si calma. Per far ciò non devi concentrarti
sulle onde, ma osservarle e attendere.
In particolare, la concentrazione è solo la fase
iniziale di talune tecniche, ma la meditazione in sé
non è concentrazione.
I modi per realizzare quello stato di calma e di quiete
cui abbiamo appena accennato sono pertanto indicati, nell'accezione
corrente più comune, con "tecniche di meditazione".
L'oggetto della propria attenzione varierà secondo
gli esercizi. Ma l'obiettivo sarà sempre il raggiungimento
di uno stato d'animo vigile e nel contempo rilassato, un
certo stato di relax permanente che si approfondirà
vieppiù sino allo schiudersi della dimensione interiore.
A volte è arduo star lì quieti, attenti e
fermi. Siamo così coinvolti da non riuscire a indugiare
nemmeno un istante. Ed ecco gli artifici, i metodi, ecc.,
ma il punto è sempre lo stesso. Quell'identico, immutabile,
intramontabile fulgido silenzio cui segue un senso d'integrazione,
soddisfazione e completezza, un'energia tale da riuscire
a superare con intelligenza numerosissimi ostacoli, una
partecipazione esistenziale eccellente, ma senza eccessivi
o superflui coinvolgimenti e sterili identificazioni emotive.
Chiaro?
Tuttavia non basta essere vagamente consapevoli.
- Che cos'è lo stato meditativo?
Lo stato meditativo è quella condizione
di pura consapevolezza che si rivela al di là del consueto
flusso di pensieri. Quando, a seguito del proprio esercizio
di meditazione, il corso dei pensieri si attenua e si affievolisce,
l'eventuale oggetto di osservazione diventa molto meno rilevante,
sembra persino dissolversi. La percezione cosciente non si
rivolge più in modo unilaterale ed esclusivo verso
il mondo oggettivo, esterno, ma converge verso il soggetto,
sulla propria interiorità. Si
dischiude una realtà quasi sconosciuta, dimenticata.
Subentra il silenzio, la non-mente. Ed emerge una condizione
alquanto indescrivibile di calma, pace, non-pensiero, profondo
relax, assoluto silenzio. Ovviamente quanto appena accennato
è solo una generalizzazione descrittiva, giacché
lo stato meditativo può esser percepito o sopraggiungere
anche secondo modalità differenti, ovvero in maniera
relativamente involontaria a seguito di circostanze concomitanti
e casuali.
Per i meditatori più esperti la distinzione tra interiorità
ed esteriorità, mondo oggettivo e soggettivo, sacro
o profano è solo funzionale, concettuale. La realtà
dell'evidenza scientifica coincide sempre con quella della
verità soggettiva.
il testo è ricavato su gentile concessione del sito
www.meditare.it
Altri siti che parlano della meditazione:
La
meditazione su Wikipedia
Meditazione
trascendentale
Meditazione
Vipassana e Zazen (lemeditazionecomevia.it)
Meditazione
Buddista secondo santacittarama
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