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L'omeopatia (dal greco hòmoios
= simile e pathos = sofferenza) è un sistema terapeutico
alla cui base c'è il cosiddetto principio di similitudine
del farmaco, enunciato alla fine del XVIII secolo dal
medico tedesco Samuel Hahnemann.
Secondo Hahnemann il rimedio appropriato per una determinata
malattia è dato da quella sostanza che provoca in un
individuo sano i sintomi della malattia stessa.
La sostanza chiamata anche principio omeopatico, una volta
individuata, viene somministrata al malato in una quantità
molto diluita definita potenza. Secondo gli omeopati più
la sostanza è diluita e più se ne potenziano
gli effetti.
L'Omeopatia dopo quasi due secoli si studi ha riscontrato
grande successo in parecchi stati quali: India, Stati Uniti,
Francia, Brasile, Messico Italia, Inghilterra ecc., e viene
considerata oggi una pratica medica complementare e alternativa,
anche se mancano, secondo alcuni studiosi, prove scientifiche
concrete. Su questa base la validità terapeutica è
molto contestata, molti concordano nel dire che i molti successi
ottenuti sono per effetto placebo. Nonostante ciò negli
ultimi dieci anni la crescita della popolazione che ha fatto
uso dei rimedi omeopatici è cresciuta da un 2% a un
9%.
A fronte della mancanza di prove scientifiche l'omeopatia
viene considerata una pseudoscienza e il suo insegnamento
viene collocato fuori dagli ordinamenti della facoltà
di medicina.
Negli ultimi decenni si sta comunque assistendo ad un graduale
affiancamento della medicina tradizionale. La natura dei rimedi
omeopatici e cioè il processo di diluizione e dinamizzazione
e la mancanza di prove significative sono le critiche mosse
a questo sistema terapeutico.
Nell'Organon edito nel 1810 Hahnemann elenca i principi dell'Omeopatia.
La sua opera è basata sulla forza vitale (concetto
già espresso da Aristotele) che anima tutti gli esseri
viventi.Secondo Hahnemann, quando la malattia non è
riconducibile a fattori o carenze fisiche avrebbe origine
da uno scompenso della forza vitale. Questo scompenso causa
malattia anche a livello fisico nell'individuo.
La cura risiede fondamentalmente, nel riattivare la forza
vitale attraverso somministrazione di piccole quantità
di determinate sostanze dinamizzate in precedenza e sottoposte
a procedimenti che le rendono attive.
Sulla validità dei rimedi omeopatici ci sono tutt'ora
delle controversie fra chi sostiene che non ci sono assolutamente
delle basi scientifiche e chi invece si affida alla cosiddetta
memoria dell'acqua, (non ancora provata).
Rimane comunque un aiuto non aggressivo e naturale privo di
effetti collaterali dove il paziente viene messo in condizione
di guarire se stesso stimolando le sue difese contro la causa
della malattia.
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