Paul Ferrini Il Silenzio del cuore Testi estratti dal libro
Il silenzio è
l'essenza del cuore. Puoi essere nel tuo cuore se hai
perdonato te stesso e gli altri. Puoi essere nel tuo cuore
solo senza rabbia o preoccupazioni. Puoi essere nel tuo
cuore se respiri senza affanno. Quando il respiro è
affannoso, il pensiero è guidato dalla paura e
dall'ansia. I tuoi stati mentali affondano le loro radici
nel passato o nel futuro. Sei concentrato su ciò
che fanno altre persone, su come puoi compiacerle o su
come proteggerti dalle loro azioni. Praticamente stai
innalzando una fortezza di pensieri attorno al tuo cuore.
Respira profondamente e riportati nel tuo cuore. Se non
farai ritorno al tuo cuore, non riuscirai a vivere con
compassione. Questo è l'unico modo per vedere il
mondo con chiarezza e senza esagerazioni o esasperazioni.
Quando sei nel tuo cuore, ti trovi nel silenzio da cui
proviene ogni suono. Come una barca sul mare, senti il
mormorio delle onde sotto di te. E ti muovi con le onde,
ma sai che non sei l'onda. I pensieri vanno e vengono,
eppure tu sai che non sei i tuoi pensieri. Adesso sei
nel flusso e riflusso della marea, essendo consapevole
del contrarsi e l'espandersi del pensiero puoi rimanerci
dentro o uscirne, secondo la tua volontà.
Al di sotto della mente pensante c'è una consapevolezza
pura che non giudica. Quando tu scopri questa consapevolezza
entri nel tuo cuore. Allora darai e riceverai senza sforzo
alcuno.
ESTRATTI:
«In un rapporto sincero, i bisogni del partner sono
importanti quanto i propri. Non più importanti.
Non meno importanti. Ma importanti allo stesso modo.
Il matrimonio estende al partner la stessa attenzione,
la stessa intenzione amorevole con cui si guarda a se
stessi. Non è un gesto nuovo, ma l’estensione
di un gesto familiare. Il matrimonio non è la promessa
di stare assieme per l’eternità, perché
nessuno è in grado di fare questa promessa. È
la promessa di essere presenti “qui e ora”.
È un voto che deve essere rinnovato in ogni momento,
se deve avere un significato.
In realtà, si può essere sposati un momento
e non esserlo in quello successivo. Il matrimonio è
perciò un processo, un cammino verso il divenire
pienamente presenti a se stessi e all’altro».
[pag. 50]
«Per imparare con dolcezza, scegli un compagno che
non prema tutti i tuoi bottoni nello stesso momento. Scegli
un partner che desideri una relazione consapevole e sia
intenzionato ad assumersi la responsabilità di
affrontare le proprie paure. Scegli un compagno che ti
piaccia e che ti rispetti, una persona che conservi per
te uno spazio sicuro e amoroso. Non accontentarti di meno».
[pag. 53]
«Una volta che sarai in pace con i tuoi genitori,
smetterai di ricreare gli stessi modelli nelle tue relazioni
sentimentali. Avrà fine quell’eterno ciclo
di abuso inconsapevole e reattivo; la guarigione della
tua ferita verrà spostata in una zona di piena
consapevolezza, con un compagno/a in grado di fare lo
stesso». [pag. 68]
«Dio non è un’astrazione, ma una presenza
viva nella tua vita, che puoi sperimentare anche tu. Tuttavia
non è come qualunque altro essere vivente, perché
non ha forma. Se desideri comprendere che cos’è
Dio, pensa a qualcuno che ti era vicino e che è
morto. Questa persona non ha più forma umana, eppure
la sua essenza rimane con te. Dio è l’essenza
di tutti gli esseri. È il respiro stesso che anima
tutte le forme viventi. È la comprensione definitiva,
che tutto include, il dono dell’amore più
grande su tutte le cose. Se ti sentivi vicino al tuo amico,
a colui/colei che non c’è più, riesci
a immaginare quanto puoi sentirti vicino a Dio, se solo
gli permetti di entrare?». [pag. 77-78]
«Non accettare intermediari tra te e Dio. Respingi
i vari guru e chiunque voglia darti lezioni. Non accettare
concezioni di Dio che provengano da altri. Rifiuta l’idea
della magia. Lascia perdere pozioni e formule. Dimentica
quello che pensi di sapere. Dimentica ciò che ti
è stato insegnato. Vieni a Dio vuoto di tutto,
in stato di resa totale. Lasciati indietro le tue richieste,
le tue agende. Sii con Lui senza aspettarti nulla. Limitati
a essere, e lascia che Lui ti trovi così come sei,
nella tua essenza più semplice». [pag. 80]
«Andare verso la tua felicità non è
da egoisti. In realtà è l’azione più
gentile che tu possa fare nei confronti degli altri. Questo
perché il tuo dono è necessario. Lo spirito
degli altri non può essere innalzato se tu non
hai fiducia nel tuo dono e non lo dai al mondo senza condizioni.
Considera quanto sarebbe vuota la vita se gli altri, intorno
a te, scegliessero di abbandonare i loro doni. Tutto ciò
che tu trovi meraviglioso nella vita (la musica, la poesia,
i film, lo sport, le risate) svanirebbe completamente,
se gli altri trattenessero i loro doni.
Non tenere i tuoi doni per te. Non fare l’errore
di credere di non avere alcun dono per gli altri. Tutti
hanno un dono. Ma non paragonare i tuoi con quelli degli
altri, perché potresti non dar loro il giusto valore.
Quei doni portano gioia a te e agli altri. Se nella tua
vita non c’è gioia, è perché
stai tenendo il dono dentro di te. Non hai fiducia nel
suo valore. Non ti stai adoperando perché si manifesti
nella tua vita». [pag. 109]
«La ricerca di approvazione si basa sulla paura
di non bastare a se stessi. Tu vuoi che gli altri ti diano
l’amore che secondo te manca nella tua vita. Questa
richiesta, però, è inutile. Se ti senti
vuoto e cerchi di riempire i tuoi vuoti dall’esterno,
gli altri si sentiranno aggrediti. Percepiranno la tua
richiesta di apprezzamento come una pretesa, e ne saranno
allontanati. E allora ti sentirai ancora più vuoto,
rifiutato, usato.
L’energia non può ritornare a te finché
tu non decidi di farla uscire. Esprimere una richiesta
non è come esprimere energia. Significa esprimere
un vuoto che risucchia l’energia di altre persone.
È come gridare al mondo: «Ho bisogno che
mi apprezziate, perché io non mi stimo».
Se tu non ti vuoi bene e non ti stimi, gli altri non riceveranno
il tuo dono, per quanto tu provi a darglielo». [pag.
111]
«Fai la scelta coraggiosa di essere solo. Essere
soli significa essere pienamente se stessi.
Significa essere “tutt’uno”. Significa
che tutti i diversi aspetti del sé hanno imparato
a coesistere e a danzare assieme intorno a un centro.
Quando sarai completamente nella tua vita, sarai attratto
verso altre persone che stanno facendo la stessa cosa.
Allora non dovrai rinunciare alla tua vita per qualcun
altro. Entrambi potrete essere nella vostra vita ed esplorare,
vedere come potrebbe essere camminare insieme. Questo
è l’inizio di una danza diversa. Ma è
una danza che non può cominciare se ognuno dei
due non è in armonia con se stesso e non sta danzando
già nella propria verità». [pag. 137-138]
«Ma che cos’è la continuità,
se non una proiezione del vecchio sul nuovo? Se una cosa
è continua, non è miracolosa. Gli eventi
miracolosi non sono in continuità con ciò
che è avvenuto prima. Rappresentano uno spostamento
di energia. Un movimento al di fuori della percezione
e dei limiti passati. Sono imprevedibili, inaspettati
e, in molti casi, inspiegabili.
Li chiamiamo miracoli perché in essi c’è
la mano di Dio. Ma, senza il nostro permesso, non potrebbero
accadere. Senza la nostra rinuncia al passato, i miracoli
non potrebbero entrare nelle nostre vite. Siamo noi che
prepariamo il terreno. Noi creiamo lo spazio in cui il
miracolo accade». [pag. 180]
«Onorare questo processo è essenziale per
una vita vissuta in modo autentico. Gli altri avranno
sempre idee, suggerimenti e progetti per te. Ringraziali
per il loro interessamento, ma chiarisci bene che sei
tu e non loro a prendere le decisioni che ti riguardano.
Ricorda che una bassa autostima ti rende un facile bersaglio
per quelle persone che negano se stesse facendo prediche
agli altri. Renditi conto chiaramente, e una volta per
tutte, che chiunque pensi di conoscere la tua vita meglio
di te non è altro che un ladro che si atteggia
a guaritore. Ha bisogno di rubare agli altri, perché
si sente terribilmente insicuro.
Guardati da coloro che ti criticano “per il tuo
bene”. E stai molto attento quando qualcuno fa leva
sul tuo senso di colpa. Tu non devi niente a nessuno,
tranne la verità». [pag. 204]